Dino Ferreri tra filosofia e psicoanalisi. Due libri
di Davide D’Alessandro
Dino Ferreri, ricercatore di filosofia ed epistemologia della Sapienza, morì prematuramente nel 1994. In quell’anno l’editrice Astrolabio pubblicò il suo “Sulla negazione. Un saggio di filosofia della psicoanalisi”, dov’erano presenti solide riflessioni sullo scritto di Freud del 1925, con le interpretazioni che si rifacevano a Hegel datene da Lacan, Hyppolite e Ricoeur. Scriveva l’autore: “Leggere filosoficamente un testo psicoanalitico vuol dire cercare di rendere esplicita la ‘filosofia della psicoanalisi’, ma realizzare questo compito non equivale solo a interpretare una certa ‘prassi umana’, quella del ‘lettino’ e del dialogo terapeutico, bensì a tentare di dire ciò che appare indicibile: il senso complessivo dell’esperienza della coscienza umana. Come ha avvertito la filosofia che più acutamente è penetrata nell’edificio psicoanalitico, quella impresa rimanda a Hegel e alla dialettica. Prima di essere un sostenitore dell’indebolimento ermeneutico della psicoanalisi, Paul Ricoeur ha cercato di dare alla psicoanalisi la sua filosofia dialettica. Io ritengo che questa impresa meriti di essere approfondita (1994: p. 12)”.
Su questa impresa Ferreri lavorava da tempo ma il tempo gli venne definitivamente a mancare di lì a poco. Nel 2021, grazie a un pregevole lavoro di Paolo Vinci, la stessa Astrolabio manda in libreria “Pensare la Psicoanalisi. Individuazione e riconoscimento”, una raccolta di scritti di Ferreri per mostrare come “filosofia e psicoanalisi siano due modi di esistere, operare e pensare che si riflettono e si modificano a vicenda. Un discorso psicoanalitico che parte da un vertice di ricerca filosofica, e una riflessione filosofica modulata su una lunga esperienza di pratica e studi psicoanalitici”.
La via hegeliana alla psicoanalisi, sulla quale si sofferma Vinci nella prefazione, chiarisce come “in ambito filosofico l’impegno intellettuale di Ferreri si concentra sull’idealismo tedesco e in particolare sul pensiero di Hegel, indagato nell’inesauribile complessità delle sue molteplici articolazioni speculative. Un tema, però, fa da asse di riferimento e orienta tutti gli altri: la questione della soggettività. Si tratta di una dimensione altamente problematica e dotata di una precisa stratificazione, in cui troviamo innanzitutto la nozione di anima, presentata da Hegel nell’Antropologia e quindi quella di autocoscienza protagonista della Fenomenologia dello spirito”.
Tra i saggi, contenuti all’interno del volume, segnalo quelli dedicati a Kohut, a psicoanalisi e religione, all’emancipazione e memoria, con riferimento alla filosofia della storia di Walter Benjamin, all’uomo senza identità, per chiudere con individuo e colpa. Se è vero che filosofia e psicoanalisi possono riflettere e modificarsi a vicenda, rispettando il confine, pur sottile, che le separa, gli studi di Ferreri, anche a distanza di tanti anni, sono illuminanti e in qualche modo decisivi per continuare ad alimentare un dibattito e un dialogo che mai debbono venire meno.
Bibliografia:
S. Freud: La negazione e altri scritti teorici, Bollati Boringhieri, Torino 1981.
D. Ferreri, Sulla negazione. Un saggio di filosofia della psicoanalisi, Astrolabio, Roma 1994.
D. Ferreri, Pensare la Psicoanalisi. Individuazione e riconoscimento, (a cura di P. Vinci), Astrolabio, Roma 2021.