Cultura e Società

Bill Viola

18/06/14

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5 Marzo – 21 Giugno 2014, Grand Palais, Galeries Nationales, Paris.

A cura di Jones De Luca

Chi avesse l’occasione di andare a Parigi prima del 21 luglio, avrebbe l’opportunità di assistere ad un evento molto particolare. L’esposizione di Bill Viola.

La figura di questo video artista – o meglio “pittore“, come lui si definisce?- è stata avvicinata più volte in questo stesso sitoanche recentemente (links: http://www.spiweb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4646:pontormo-e-rosso-fiorentino&catid=323&Itemid=453 e ancora http://www.spiweb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=243:bill-viola-un-etologo-visionario&catid=323&Itemid=453 ); trascuro quindi i preamboli per avviarmi a questa esposizione.

Lasciata alle spalle la processione vitale dei vicini Campi Elisi, il Grand Palais accoglie i suoi ospiti con un anfiteatro di rose accese e li introduce al percorso della mostra attraverso un doppio scalone bianco investito dalla luce accecante del sole, che al nord si attarda di più all’orizzonte.

Guidati da arcangeli neri in completo scuro, soccorrevoli, nella loro ferma gentilezza, i visitatori attraversano zone di crescente penombra fino ad arrivare alle sale completamente buie dove scendono dal soffitto teli con immagini vaghe o garze leggere in cui fluttuano figure incerte.

Poi ci sono schermi al plasma.

“Il formato è quello dei quadri a mezze figure introdotti nella pittura devozionale quattrocentesca, con una funzione specifica: mediante la rappresentazione per quadri ravvicinati l’osservatore è chiamato dentro lo spazio d’azione del quadro”. ( Salvatore Settis: Bill Viola, I conti con l’arte. pag. 36 ).

Infatti, non si può starne fuori.

Come in un quadro di Caravaggio figure in piena luce si staccano dal fondo nero e il loro movimento minimo rende conto di sentimenti e di emozioni soverchianti che vengono proposti in un dettaglio sospeso.

Il video “The Quintet of the Astonished” (2000) è un vero capolavoro in questo senso.

Si assiste allora ad una specie di fenomeno di cambiamento collettivo.

I gruppi pieni di chiacchiericci leggeri ed eccitati, i giovani inquieti, i vecchi stanchi e un po’ irritarti che hanno già visto tanto e sono pronti a consumare in fretta quest’altra performance, vengono pian piano costretti ad arrestare il loro moto perpetuo.

In attesa di un movimento che, appena percepito non gli permette di allontanarsi, si appoggiano alle pareti e scivolano a terra catturati da lunghissime attese dove non succede niente ..o quasi.

E’ una esperienza molto particolare, i sensi ne vengono amplificati. Le emozioni, dispiegate attraverso i movimenti non visibili ad occhio nudo che le compongono, prendono forma nello spazio e i visitatori ne vengono invasi, forse loro malgrado.

I temi sono quelli cari all’autore. Chi ha seguito la mostra di Roma nel 2008 o quella di Villa Panza nel 2011 ritroverà gli accenni delicati ma potenti allo scorrere della vita, dell’umano, i gesti ordinari e straordinari dell’esistenza.

Il tema della dipartita del genitori e dell’avvicendarsi della vita, viene trattato ora con meno durezza rispetto al trittico di Villa Panza, in cui l’avvicendarsi reale del vivere e del morire non lasciava scampo. Ora una chiatta prende il largo verso l’Ade, dopo essere stata caricata con cura dei mobili di casa. E’ passato un po’ di tempo, c’è stato lavoro.

Il cordoglio penetra strati profondi, c’è la calma dopo la pioggia.

L’autore ci propone un lavoro ancora un po’ diverso.

Poi troveremo anche l’irrompere dell’inondazione, la curiosità dello sguardo di chi si affaccia al mondo ( Three Women, 2008), i sogni, e molto, molto altro.

Non voglio continuare oltre: Bill Viola dice che ha problemi con la psicoanalisi perché la psicoanalisi vuole illuminare tutto. (nota 2)

Al prossimo appuntamento, mister Viola!

17 Giugno 2014

Nota1.Salvatore Settis, Bill Viola , I conti con l’arte, In “Bill ReflectionViola, a cura di Anna Bernardini ,FAI, ed Silvana Editoriale, 2012 Cinisello Balsamo, Milano.
Nota2.Intervista a Bill Viola , trascrizione dell’intervista realizzata in occasione della mostra a palazzo delle esposizioni a Roma nel 2008 , da Exibart.tv . in “Bill Reflection Viola, a cura di Anna Bernardini, FAI, ed Silvana Editoriale, 2012 Cinisello Balsamo, Milano.

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