Cultura e Società

Consigliati da Rossella Vaccaro

17/07/14

vaccaroLuis Sepùlveda (2013)
Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza
Ed. Guanda.

(Lettura per grandi, giovani e piccoli)

Dopo “La Gabbianella e il gatto” ecco un altro racconto tra la fiaba e la realtà di Luis Sepùlveda, un’altra lettura che può appassionare in ogni differente età della vita.
L’importanza del tempo, in un mondo in cui tutto è sempre più accelerato, è al centro di una narrazione semplice e suggestiva: “In un prato vicino a casa tua o a casa mia viveva una colonia di lumache sicurissime di trovarsi nel posto migliore del mondo”, questo l’inizio.
C’è però una lumaca che non la pensa allo stesso modo: vuole invece scoprire perché è così lenta e come mai non ha un suo nome. Senza lasciarsi condizionare dalla disapprovazione delle altre lumache, essa decide di avventurarsi alla scoperta della vita e al raggiungimento della libertà. Delizioso.

Olivier Truc (2013)
L’ultimo lappone
Ed. Marsilio.

(Un giallo che può rinfrescare nelle giornate più torride dell’estate)

Un giallo che può rinfrescare nelle giornate più torride dell’estate!
“L’ultimo lappone” è, infatti, ambientato in un paesino nell’estremo Nord della Norvegia, dove, sullo sfondo di un’antica contrapposizione tra la popolazione lappone dei Sami e i Norvegesi, si snoda il primo romanzo di Olivier Truc, corrispondente baltico per “Le Monde”. Di nuovo un giallo ambientato in Scandinavia ma questa volta scritto da un francese, e in questo la differenza. Il furto di un antico e misterioso tamburo, preziosa custodia della memoria del popolo Sami, e l’omicidio di un allevatore un po’ sciamano, impegneranno Klemet e Nina, agenti della “Polizia delle renne”. Personaggi intensamente umani, con la loro storia, i loro costumi e le risorse fornite dalla tradizione, sono i protagonisti di una trama che, avviandosi all’inizio lentamente, decolla poi verso una suspense da non potersi più astenere dal continuare a leggere.

Mario Vargas Llosa (2013)
L’eroe discreto
Ed. Einaudi.

(Una storia di ordinario eroismo)

Ambientato in Perù, a Lima e a Piura, dove l’aumento della crescita economica ha purtroppo cominciato a generare una delinquenza sempre più invasiva. Il premio Nobel M. Vargas Llosa ci regala un vivace romanzo il cui protagonista è “l’eroismo discreto delle persone comuni, quelle che aiutano la società ad andare avanti”.
Scritto magnificamente e costellato da un raffinato senso dell’ironia, “L’eroe discreto” narra la storia di due uomini con una precisa idea dell’onestà e dell’onore, due storie parallele che con un colpo da maestro lo scrittore farà confluire in un’unica vicenda.
Felicito Yanaquè, proprietario di una ditta di trasporti riceve una lettera minatoria dalla mafia locale che pretende da lui il pizzo. Comincia così per lui una strenua difesa del lascito più prezioso del defunto padre: “Non permettere a nessuno di farti mettere i piedi in testa”.
La vita di Rigoberto, alle soglie della pensione, è invece profondamente turbata quando è chiamato a difendere l’onore di uno dei suoi migliori amici e, ancora di più, dalle impegnative vicende adolescenziali di suo figlio.

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