Cultura e Società

Unorthodox Commento di A. Cordioli

3/04/20
Unorthodox  Commento di A. Cordioli

Autore: Anna Cordioli

Titolo: “Unorthodox”

Dati sulla serie: creata da Anna Winger e Alexa Karolinski, regia di Schrader, USA, Germania, 2020, Prima Stagione, 4 episodi, Netflix,

Genere: Drammatico, biografico

 

 

 

Nel 2012 Deborah Feldman ha pubblicato un memoir in cui ha raccontato la sua drammatica esperienza di uscita dalla comunità Satmar, il principale gruppo chassidico di Brooklyn. Da qui è tratta la serie “Unhortodox” che è  anche la prima produzione in Yiddish, prodotta da Netflix.

Il mondo degli ebrei ultra-ortodossi è una realtà del tutto insulare, staccata dal “mondo secolare“. I giovani non accedono ad una vera istruzione e il loro destino è subordinato alle necessità della comunità. La loro più importante missione è fare figli, che appartengono alla comunità, poiché il loro compito è quello di “ricostruire” il popolo di Dio, sterminato durante l’olocausto. Questa cultura sembra aver fissato il trauma al centro del proprio mondo, lo ha reso motore di ogni imperativo morale, al punto da spossessare gli individui di una parte profonda  dei propri destini.

La serie permette di scoprire questa incredibile realtà, raccontando la storia della  giovane Esty che, intrappolata in un matrimonio infelice, decide di scappare dalla comunità ortodossa quando scopre di essere incinta. La fuga verso la Germania, nazione d’origine dei suoi avi, è alternata a flashback della sua vita all’interno della comunità ortodossa. La narrazione si svolge con un continuo spostamento tra una realtà e l’altra, una ambientata nella modernità e una fissata nel tempo immobile dell’eterno lutto. Il ritmo è lento, a tratti ipnotico, come se Esty dovesse lentamente risvegliarsi da un sogno infinito. È una ragazza coraggiosa e piena di ambivalenze: passa attraverso lo spossessamento del proprio corpo e ai riti chassidici, con l’aria triste di chi si affida ad una madre che però non ricambia il suo amore. La dolorosa scelta di Esty di liberarsi da questo legame, la porterà ad essere disprezzata e braccata ma ciò  nonostante non disprezzerá mai, a sua volta, quel mondo.

Per chi volesse poi approfondire il fenomeno di coloro che cercano di uscire dalla comunità ortodossa, consiglio anche il documentario “One of Us“, del 2017, sempre accessibile su Netflix. Davvero bello.

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