Questo viene visto sia come espressione di dinamiche profonde ricorrenti nelle attuali generazioni e costitutive della nostra cultura, sia come ipotesi di possibili effetti sul pubblico. L’analisi del particolare mass-medium costituito dal "film violento" si presta a delineare ipotesi diagnostiche psicosociali e relative possibili prognosi, di particolare interesse per l’evolversi della nostra società. Il sottotitolo del testo indica due possibili effetti del film violento: uno catartico, ne senso che esso servirebbe da scarico di fantasie aggressive che altrimenti potrebbero alimentare reali azioni violente, l’altro opposto, di contagio della violenza e di una propagazione nel sociale.
Autori:
Antonio Imbasciati, Ordinario di Psicologia Clinica nell’Università degli Studi di Brescia e Membro Ordinario della SPI. È autore di molti volumi e di numerosi saggi nell’ambito della sue discipline; il suo ultimo testo è "Nascita e costruzione della mente" (UTET, 1998).
Renato de Polo, Membro Associato della SPI e presidente dell’Associazione Psicoanalisi di Gruppo (APG), È autore di diversi saggi psicoanalitici.
Renato Sigurtà, Membro Ordinario della SPI, è stato per molti anni direttore scientifico e poi consulente dell’ISPSIV/Istituto Agostino Gemelli per lo studio dei problemi sociali dell’informazione visiva) ed è autore di numerosi saggi di psicologia e di psicoanalisi.
Morando Morandini è un noto critico cinematografico e giornalista. Vincenzo Cerami è altrettanto noto scrittore e critico d’arte. Dario Varin è ordinario di Psicologia dello Sviluppo nell’Università degli Studi di Milano.
Gherardo Amadei, Alberto Angelini, Giuseppe Ballauri, Mirella Curi Novelli, Simonetta Diena, Pietro Goisis, Anna Ferruta, Mario Marinetti, Pietro Rizzi sono psicoanalisti della SPI.
Giacomo Ghidelli, Ilaria Imbasciati, Daniela Rasia, Donata Rocca, sono studiosi di fenomeni sociali, psicologici, educativi.