Emiliano Corapi, 2012, Italia, 83 min.
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Giudizio: 3-4/5
Genere: Noir, drammatico.
Recensione: Ambientato in un’Italia stretta tra crisi economica e crisi dei valori sociali, il film si snoda intorno alla vicenda umana dei due protagonisti. Alberto, ingenuo e innamorato della sua famiglia, industriale alle prese con la crisi produttiva dell’azienda che vorrebbe salvare senza ricorrere a modalità che danneggerebbero i suoi stessi operai; e Sergio, piccolo predatore, separato e con difficili rapporti con l’ex moglie ed il figlio, disposto a tutto pur di arrivare all’obiettivo. Entrambi accomunati dallo stesso intento di risolvere la loro situazione economica attraverso il rapporto con un’organizzazione mafiosa che li utilizza a propri fini. Il destino incrocerà le loro strade con un colpo di scena che rivelerà drammaticamente le loro differenze.
Perché andare o meno a vedere il film?: Il film disegna con crudo realismo, un’Italia nascosta ma incredibilmente vera, una Italia criminale disposta a tutto. Un’immagine più autentica di ciò che appare nella realtà.
Qual e’ lo specifico psicoanalitico: Il film svela le drammatiche modalità di personaggi che agiscono situazioni apparentemente senza via d’uscita e svela ciò che accade nel circuito autoipnoide della disperazione. Il ritmo del film rende,infatti, l’idea dell’incalzare emotivo dell’ansia e dell’imminente dramma finale. Su un piano più psico-sociologico apre uno spaccato sulla profondità della crisi valoriale di un paese in ginocchio, e della fatica di trovare la dignità per dichiarare apertamente le proprie difficoltà sociali ed economiche.
Febbraio 2012