Regia di Andrea Segre, 2011, Francia e Italia, 100 min.
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Giudizio: **** 4/5
Genere: drammatico
Recensione: Un film che racconta un’Italia quasi sommersa nella Laguna Veneta. Sommersa dall’acqua, sommersa dalla concretezza e dalla grettezza del senso comune, sommersa dalla tirannia della mafia cinese, sommersa perché invisibile all’umana comprensione. Allo stesso tempo, dall’incantevole laguna emerge un intenso affetto che scavalca i confini etnici e il pregiudizio: l’amore tra due immigrati con storie e destini molto diversi tra loro. Un anziano pescatore slavo che non ha mai avuto una famiglia d’origine, e una giovane mamma cinese che aspetta di riabbracciare suo figlio. Un incontro poetico ed allo stesso tempo drammatico, un amore che cambierà il corso della vita di entrambi
Perché andare o meno a vedere il film?: Assolutamente da vedere, è un film sulla profondità degli affetti e della solidarietà umana, prodotti rari di questi tempi.
Qual e’ lo specifico psicoanalitico: Il film propone molti spunti. Tra questi, risaltano in particolare gli affetti e l’amore per la vita e l’umano malgrado le difficoltà. E poi la poesia ai giorni nostri, una drammatica poesia o un poetico dramma contemporaneo.
Dicembre 2011
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