Cultura e Società

Io sono li

5/12/11

Regia di Andrea Segre, 2011, Francia e Italia, 100 min.

{youtube}fB6aNVyLqx8{/youtube}

Giudizio: **** 4/5

Genere: drammatico

 

Recensione: Un film che racconta un’Italia quasi sommersa nella Laguna Veneta. Sommersa dall’acqua, sommersa dalla concretezza e dalla grettezza del senso comune, sommersa dalla tirannia della mafia cinese, sommersa perché invisibile all’umana comprensione. Allo stesso tempo, dall’incantevole laguna emerge un intenso affetto che scavalca i confini etnici e il pregiudizio: l’amore tra due immigrati con storie e destini molto diversi tra loro. Un anziano pescatore slavo che non ha mai avuto una famiglia d’origine, e una giovane mamma cinese che aspetta di riabbracciare suo figlio. Un incontro poetico ed allo stesso tempo drammatico, un amore che cambierà il corso della vita di entrambi

Perché andare o meno a vedere il film?: Assolutamente da vedere, è un film sulla profondità degli affetti e della solidarietà umana, prodotti rari di questi tempi.

Qual e’ lo specifico psicoanalitico: Il film propone molti spunti. Tra questi, risaltano in particolare gli affetti e l’amore per la vita e l’umano malgrado le difficoltà. E poi la poesia ai giorni nostri, una drammatica poesia o un poetico dramma contemporaneo. 

Dicembre 2011

 

Leggi anche: recensione  nella sezione dedicata al festival di Venezia

Chi ha letto questo articolo ha anche letto…

"The Substance" di C. Fargeat. Recensione di A. Buonanno

Leggi tutto

"Berlinguer. La grande ambizione" di A. Segre. Recensione di R. Valdrè

Leggi tutto