Dati sul film: M. Heneke, Francia, Austria, Germania, 2012, 105 min.
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Giudizio: 5/5 *****
Genere: Drammatico
Recensione: Palma d’Oro a Cannes 2012
Perché andare o meno a vedere il film – La versione dello psicoanalista:
Imperdibile. Essenziale. Sublime. Ma, a me pare, non commentabile…Proviamoci così, con la parola del poeta…
Cara, in una lacuna del dolore,
in un forame della nostra pena.
quel gaudio luminoso
del silenzio delle cose.
quella radiosità inattesa
dell’aria, della pietra
e quell’assenza di fogliame…
Sì, quella passeggiata in paradiso
che per grazia ci fu data
qui e insieme…
Su lei cadde la scure
della temporalità impietosa,
pure non ne troncò alcuna cima,
non ne decapitò la luce.
Luce
era, di tutto unico seme. Luce
è ancora, per questo inarrestabile.
Mario Luzi, 1990
Poesia della quale evidenzio il passaggio emblematico:
…cadde la scure della temporalità impietosa…
ottobre 2012