Chi Siamo

Forum Europeo per la Psicoanalisi Infantile

19/07/11

Aggiornamento sulle attività del Forum Europeo per la Psicoanalisi
Infantile

 

Il Forum europeo per
la psicoanalisi dei bambini è stato creato in occasione della Conferenza EPF a
Madrid nel 2001 sotto la presidenza di Bjorn Salomonsson con la finalità originaria
di estendere alla psicoanalisi infantile il metodo di supervisione clinica
"weaving thoughts", elaborato da Johan Norman. Su delega dell’esecutivo FEP di
allora il gruppo ha poi assunto la funzione di organizzare all’interno della
Conferenza Europea di Psicoanalisi gli eventi 
legati alla psicoanalisi dei bambini e degli adolescenti.

Il Forum si è  inizialmente costituito sulla base di  auto-candidature  di alcuni analisti  provenienti da varie nazioni europee,  esperti nella psicoanalisi del bambino e
dell’adolescente e interessati a sostenere e diffondere la psicoanalisi
infantile a livello europeo . Con l’investitura dell’esecutivo FEP i compiti
del gruppo si sono più ufficializzati  come pure i criteri di cooptazione  che sono in questa fase legati a dare maggiore
rappresentatività ai diversi paesi europei.

Attualmente il gruppo
è composto  da due chair Elena Fieschi
Viscardi della Società Psicoanalitica Spagnola e Sandra Maestro della Società Psicoanalitica
Italiana. Gli altri  membri sono Daniele
Barth, (Società Psicoanalitica Svizzera) Jean Louis Fouassier e Danielle
Goldstein della Società Psicoanalitica di Parigi,  Antonia Grimalt della  Società Psicoanalitica Spagnola, Noa Haas
della Società Psicoanalitica Israeliana , Angela Joyce, Beate Schumacher,
Società Psicoanalitica Britannica, Angelika Staehle, Carmen Wenk-Reich Società
Psicoanalitica Tedesca,  Marco Mastella della
Società Psicoanalitica Italiana.

Il forum si riunisce
2 volte l’anno:  il primo appuntamento si
svolge a rotazione in uno dei paesi di provenienza dei membri del Forum ed è
finalizzato all’organizzazione degli eventi relativi alla psicoanalisi del
bambino all’interno della Conferenza,   oltre alla discussione di materiale clinico
secondo il metodo del ‘weaving thoughts’. Il secondo incontro avviene in
occasione della Conferenza FEP ed ha come finalità il monitoraggio delle
diverse attività , nuove proposte o questioni sollevate dai partecipanti
durante la discussione nei singoli eventi.

 

Ogni anno il Forum
organizza all’interno della conferenza FEP i seguenti incontri:

Pre-conference

Giornata dedicata
alla discussione di materiale clinico secondo  il metodo del weaving thougths con gruppi composti
da un massimo di 15 colleghi provenienti da paesi diversi .. Il metodo, elaborato
da Norman and Salomonsson (Int. Journ. of Psychoanal., 86:1281-1289) prevede la
discussione di due sedute consecutive di una psicoanalisi con un bambino ,
senza informazioni anamnestiche, eccetto l’età del bambino, la frequenza del
trattamento e l’ordine della seduta nella settimana. Il presentatore leggerà le
sedute ed ascolterà in silenzio le associazioni 
dei partecipanti. E’ previsto un moderatore che ha il compito di
facilitare la discussione nel gruppo, dando di volta in volta la parola a chi
chiede di parlare, senza intervenire con proprie associazioni. Alla fine della
sessione il presentatore ha 5/10 minuti per comunicare le sue impressioni sulla
discussione del caso ed eventualmente integrare con le informazioni
anamnestiche che ritiene utili;  il
moderatore dirà la sua impressione sul funzionamento del gruppo.

Workshop dedicato alla psicoanalisi dei bambini.

Un autore viene
invitato a presentare un lavoro clinico e teorico sulla psicoanalisi del
bambino.

Infant-parent workshop

Viene presentato il
lavoro congiunto genitori/bebè secondo i modelli psicoanalitici praticati nelle
diverse Società della FEP.

Panel parallelo sulla psicoanalisi del bambino
dell’adolescente e dell’adulto

 Il tema del congresso viene declinato da un
punto di vista teorico, e tecnico attraverso la presentazione di 3 casi clinici
, bambino, adolescente, adulto per consentire ai partecipanti un confronto
della psicoanalisi nelle tre fasce di età. Dallo scorso anno  per consentire una discussione più vivace la
formula del panel è stata modificata ed è stato deciso di presentare un unico
caso di analisi , a rotazione ,di adulto, adolescente e bambino, discusso dai
due analisti portatori degli altri due punti di vista.  .Quest’anno, ad esempio, verrà presentata
l’analisi di un adulto e un analista di adolescenti ed uno dei bambini
discuteranno il materiale clinico dalle loro prospettive.

Va ricordato che nel
corso di questi anni  molti colleghi
italiani hanno partecipato a queste iniziative, presentando materiale clinico e
portando un contributo teorico scientifico originale.

Attualmente i temi in discussione all’interno del Forum
riguardano:

a)   
Come incrementare
l’interesse per la psicoanalisi del bambino anche tra gli analisti degli adulti;
è stato deciso a questo proposito di chiedere agli autori di rimanere attinenti
al tema generale della Conferenza, in modo da trasmettere con più efficacia ai
partecipanti i modi e le forme con cui le stesse tematiche si declinano nella
psicoanalisi dei bambini . Il tema previsto per la prossima conferenza FEP,
Parigi 2012,  riguarda  i primi colloqui e l’avvio dell’analisi e
rappresenterà il filo conduttore di tutti i contributi programmati nell’area
infantile.

b)   
Come incrementare la
motivazione e il senso di apprendimento per gli analisti dei bambini. A questo
proposito è stato deciso di modificare la struttura della giornata dedicata
alla pre-conference. Nel pomeriggio, gli stessi autori che hanno presentato il
materiale clinico al mattino, discuteranno con i partecipanti le prime sedute e
le indicazioni al trattamento analitico;

c)   
Come recuperare il senso di
unitarietà  tra psicoanalisi del bambino
e dell’adolescente pur nel rispetto delle dovute specificità e differenziazioni
, per non creare conflitti di interessi tra i partecipanti, che sono nella
stragrande maggioranza dei casi interessati sia all’analisi dei bambini che a
quella degli adolescenti, essendo analisti sia di bambini che di adolescenti (
oltre che di adulti).
A questo proposito si è pensato alla possibilità di discutere dei casi di
follow-up, ovvero analisi di bambini seguiti fino all’adolescenza inoltrata .
Tale materiale clinico 
consentirebbe  di ripensare agli
elementi di continuità e discontinuità  dal punto di vista dello sviluppo affettivo e
le conseguenti implicazioni per la tecnica del trattamento.

 

Sandra Maestro

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